Leasing in partita doppia è il post dedicato al modo in cui si registra in contabilità il pagamento del canone di leasing.
In questo blog abbiamo già affrontato il tema del leasing in 2 post:
In entrambi i casi però il tema è stato affrontato sotto gli aspetti definitori e di contesto. In questo caso, invece, si andrà nello specifico di quanto è previsto in contabilità generale.
Come registrare l’operazione di leasing nella contabilità aziendale?
Per rispondere alla domanda “come registrare l’operazione di leasing nella contabilità aziendale” è necessario fare una premessa metodologica importante.
Il leasing, a differenza del noleggio, è un’operazione finanziaria a tutti gli effetti e, come già riportato nel post dedicato a questa operazione, entra a tutti gli effetti in centrale rischi di Banca d’Italia!
Il leasing quindi dovrebbe prevedere l’evidenza dell’operazione di indebitamento che DOVREBBE andare ad aumentare il monte fidi dell’impresa.
Ho scritto dovrebbe perché in Italia è stata scelta la metodologia di registrazione col “metodo patrimoniale” che prevede invece l’addebito esclusivo, in conto economico, del solo canone di leasing.
In molti Paesi (soprattutto anglosassoni), invece, è stata scelta la metodologia di registrazione col “metodo finanziario” che prevede le diverse scritture già incontrate nel post cespiti e nel post rimborso mutuo e con l’espicitazione del costo legato al noleggio e quello legato agli interessi.
Metodo finanziario e metodo patrimoniale a confronto
Se una valutazione tra metodo finanziario e metodo patrimoniale lo volessimo fare dovremmo dire che sarebbe più corretto quello finanziario perché prevederebbe una migliore informativa di bilancio dell’intera operazione.
Il leasing in partita doppia mostrebbe quindi:
- dare – stato patrimoniale – valore residuo del bene
- avere – stato patrimoniale – valore residuo del debito
- dare – conto economico – costo per il noleggio (assimilabile al valore dell’ammortamento annuo)
- dare – conto economico – costo per interessi
Il metodo finanziario, rendendo analoga l’operazione di acquisto a quella di leasing, aggirerebbe l’essenza stessa del contratto e soprattutto la proprietà del bene che, nel leasing, rimane della società di leasing sino alla scadenza e sino al riscatto da parte dell’utilizzatore.
Nel metodo patrimoniale, registrando banalmente ed esclusivamente il canone di leasing mensile nel dare del conto economico, l’intero assetto organizzativo/legislativo del contratto è salvo!
Leasing in partita doppia: il maxicanone
Non è stato affrontato il tema della registrazione del leasing in partita doppia del canone iniziale, solitamente denominato “maxicanone”!
La società di leasing è solita chiedere all’atto della stipula del contratto il versamento di un canone più alto di tutti gli altri, appunto maxi, perché non conosce le esigenze vere di interesse da parte dell’impresa e soprattutto perché vuole rientra il prima possibile dell’investimento effettuato.
La registrazione contabile del maxicanone segue la logica indicata nel video ma richiede che, per competenza, l’esborso da parte della società che noleggia il bene sia suddiviso per l’intera durata del contratto nella logica dei risconti attivi.
Leasing in partita doppia: in sintesi
Il leasing in partita doppia, nella contabilità, benché sia semplice nella sua essenza si porta dietro una serie di conseguenze per nulla banali.
Richiede inoltre, extracontabilmente, all’ufficio amministrativo che si abbiano delle evidenze che facciano emergere:
- l’incidenza degli oneri finanziari, rispetto al costo per il noleggio
- il valore residuo del bene rispetto al valore residuo del debito
- la presenza di una garanzia occulta nella proprietà del bene da parte della società di leasing
- la rilevazione del risconto attivo, ogni anno, del valore del maxicanone di competenza successiva
In sintesi quindi la registrazione del leasing in partita doppia non è solo la registrazione di un costo d’esercizio in dare e di un corrispondente conto finanziario in avere ma racchiude logiche e conoscenze importanti.