Turnover o rotazione del capitale investito è un indicatore economico che insieme a ROE, ROS, ROA e ROI definisce il complesso degli indicatori che l’imprenditore utilizza per monitorare l’economicità della sua impresa.
Cosa misura il turnover
E’ un indice di velocità, misura quanto l’impresa è in grado di realizzare (in termini di ricavi) per effetto dell’investimento effettuato (capitale investito).
In altre parole, misura il ricavo medio per ogni unità di investimento effettuato nell’impresa.
E’ possibile quindi discernere l’importanza del turnover negli aspetti economici e finanziari. Sotto il primo aspetto, il turnover rappresenta un indicatore di efficienza delle scelte d’investimento.
Turnover sotto gli aspetti finanziari
Sotto l’aspetto finanziario indica la velocità con cui ritorna, in forma di vendite, il denaro investito nell’impresa in ogni sua attività: denaro, crediti, scorte, investimenti ovvero da parte di tutti gli stakeholders (proprietà, Stato, dipendenti, fornitori e banche).
Formula turnover
La formula è una banalissima divisione che vede a numeratore i ricavi delle vendite e a denominatore il capitale investito.
Bisogna fare molta attenzione al numeratore perché, in questo indicatore, sono comprese esclusivamente le vendite effettuate dall’impresa nel corso dell’esercizio e non il valore della produzione che, invece, è condizionato da una lista di altre voci!
Come migliorare l’indice di rotazione del capitale investito
E’ evidente che, a parità di capitale investito, l’impresa dovrebbe ottenere quanti più ricavi possibile.
Viceversa, a parità di fatturato, l’impresa dovrà investire capitali via via minori.
Sapere quante volte il totale di bilancio “ruota” nel corso dell’anno e si rinnova in termini di fatturato può offrire un’importante indicazione sul sentiment aziendale.
Per il migliorare questo indicatore sarà necessario entrare nel vivo dell’impresa, approfondire il settore di appartenenza, lo stato di vita in cui si trova, le scelte di investimento necessarie.
Si pensi per esempio ad una startup innovativa che ha, nelle fasi iniziali di vita, dei bassi ricavi delle vendite mentre, invece, richiederà lauti investimenti in attivi fissi e circolanti.
Solitamente si assiste a velocità del capitale investito maggiori nelle attività B2C dove, invece, i margini sono inferiori; mentre a valori inferiori in attività di natura industriale dove, invece, la marginalità è decisamente maggiore.
E’ evidente che queste sono solo indicazioni e che ogni ambito, settore o specifico prodotto ha una storia a se stante che richiede particolari approfondimenti.
ROA=ROS*turnover
Questo indicatore è importantissimo perché dal suo prodotto con il ROS è possibile ricavare il ROA.
In sostanza quindi, la redditività complessiva degli assets aziendali è frutto della combinazione tra la redditività delle vendite e del grado di efficienza degli investimenti.
Benché si tratti di una relazione molto semplice a livello matematico, questa composizione assume rilevanza strategica nelle scelte di management che l’imprenditore si trova a dover fare quotidianamente.
Per migliorare il ROA sarà quindi possibile aumentare il ROS, aumentare il turnover ovvero aumentare entrambi o, ancor meglio, cercare un equilibrio tra i due indicatori.
L’imprenditore dovrebbe porsi un ROA ideale, prestabilire un budget da raggiungere, chiaramente per tendere a valore prefissato dovrà trovare un equilibrio tra ROS e turnover.
Dovrà fare poi una continua attività di monitoraggio volta ad individuare i modi migliori per cercare l’equilibrio.
Ridurre, per esempio, le scorte di magazzino gli consentirà di avere un capitale investito più basso ovvero (se trattasi di materie prime) un costo della produzione più basso così da raggiungere migliori risultati in termini di ROS e turnover ma lo esporrà a possibili rischi di dover fermare le attività nel caso in cui le sue materie prime divenissero difficili da reperire sul mercato.
Si trova quindi ad affrontare decisioni che non sono mai banali ma soprattutto possono andare a divergere su ambiti anche piuttosto lontani.
FAQ Turnover
Cos’è il t.u.r.n.o.v.e.r?
E’ un indicatore economico che misura la velocità con cui un’impresa genera ricavi in ragione del capitale investito.
Qual è la formula per calcolare il turnover?
Rapportando i ricavi delle vendite col capitale investito. Facendo attenzione ad inserire, a numeratore, il fatturato e non il valore della produzione che, invece, è condizionato da diversi altri fattori (prima tra tutti le rimanenze di semilavorati e prodotti finiti).
Qual è l’importanza del turnover nell’analisi economica e finanziaria?
Fornisce un’indicazione sull’efficienza delle scelte d’investimento e sulla velocità con cui l’impresa recupera il denaro investito.
Come si può migliorare l’indice di rotazione del capitale investito?
Per migliorare l’indice di turnover, l’impresa può aumentare i ricavi delle vendite, ridurre il capitale investito o trovare un equilibrio tra i due fattori.
Qual è il legame tra il turnover e altri indicatori come ROA, ROS e ROI?
Il ROA (Return on Assets) è il prodotto del ROS (Return on Sales) e del turnover. Questi indicatori sono collegati e influenzano la redditività complessiva dell’impresa.