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Dare e Avere: come capire in 2 minuti

Dare e avere

Indice Contenuti

Dare e Avere sono le due sezioni contenute in tutti i conti di contabilità. Siamo nel corso di “Imparare la finanza” e questo aspetto è fondamentale!

Qualcuno potrebbe chiedersi che cosa c’entra dare avere con la finanza d’impresa…

Anche questa è una conoscenza di base che chiunque dovrebbe avere.

Dare e avere sono le sezioni contrapposte utilizzate per qualunque registrazione in partita doppia.

L’unità di misura minima è il conto che è strutturato in due sezioni: DARE e AVERE.

Funzionamento di dare e avere

Se volessimo immaginare il conto potremmo pensarlo come una tabella con 2 colonne, a sinistra il dare e a destra l’avere (il complesso di queste colonne è definito “mastrini dare avere”).

In dare si registrano costi e variazioni finanziarie attive, in avere si registrano ricavi e variazioni finanziarie passive. Un esempio di conto finanziario è il conto banca, infatti ilconto corrente ha colonne di dare e avere.

Ogni costo (DARE) è misurato da una variazione finanziaria passiva (AVERE), così come ogni ricavo (AVERE) è misurato da una variazione finanziaria attiva (DARE).

E’ importante, imparando la finanza, sapere il funzionamento in contabilità dare e avere perché si potrà trovare autonomamente un equilibrio.

Aumentando i costi avremo bisogno di maggiore liquidità che potrà derivare da un utilizzo del proprio patrimonio personale o da un incremento del debito.

Aumentando i ricavi riusciremo a mettere da parte di più soldi che potremo utilizzare per futuri acquisti e future spese, sia di cose legate al normale utilizzo (per esempio acquisiremo maggiore beni di consumo), sia cose legate agli investimenti (come vedremo nel prossimo esempio).

Dare e avere devono essere sempre uguali

La massima “dare e avere devono essere sempre uguali” rappresenta la base della contabilità.

In virtù di questa massima ogni fatto aziendale dovrà essere presente, contemporeneamente, sia in dare e sia in avere (principio della duplice rilevazione simultanea).

Con un esempio tutto sarà più semplice. Supponiamo di dover acquistare un’auto.

Esempio acquisto auto

Che l’acquisti un imprenditore o un comune cittadino per la sua normale vita, l’auto offrirà la possibilità di essere usata per tanti anni (nelle imprese esercizi amministrativi).

Per questo motivo l’auto rappresenterà un cespite ovvero un bene a fecondità ripetuta.

L’auto rappresenterà appunto l’investimento, il bene, l’oggetto concreto dell’investimento e per questo andrà in DARE (variazione economica negativa – COSTO ma non di esercizio ma pluriennale, per cui andrà a finire nello stato patrimoniale).

Per acquistare l’auto, avremo bisogno di soldi.

Questi li potremo acquisire dal nostro personale patrimonio (capitale di rischio) per diverse ragioni:

  • grazia ricevuta – me li regala la nonna, piuttosto che li vinco alla lotteria
  • me li metto da parte anno per anno perché i ricavi sono > dei costi (magari in 10 anni anni metto da parte 2.000 euro l’anno).

In alternativa, chiederò alla concessionaria che mi attivi, per mezzo di una finanziaria, un prestito. In questo caso sarà capitale di debito.

Tanto che li acquisisca dal mio patrimonio, tanto che me li faccia dare dalla finanziaria, dovrò iscrivere in AVERE o l’aumento del patrimonio netto o l’aumento del debito.

In sintesi

Sintetizzando, l’acquisto di un’auto produrrà diverse registrazioni contabili, tutte movimenteranno valori in dare e avere.

  • L’iniziale apporto del denaro al capitale proprio per l’acquisto successivo dell’auto.
    • Denaro in cassa – Variazione finanziaria attiva (DARE) – Patrimonio netto – Ricavo (AVERE)
  • L’acquisto dell’auto
    • Automobili – COSTO pluriennale (DARE) – Debiti v/fornitori – Variazione finanziaria passiva (AVERE)
  • Pagamento dell’auto
    • Debiti v/fornitori – Variazione finanziaria attiva (DARE) – Denaro in cassa – Variazione finanziaria passiva (AVERE).

Dall’esempio si comprende velocemente quanto sia necessario, per non commettere errori, movimentare costantemente conti in dare ed in avere in ogni singola registrazione contabile!

E’ bene sottolineare che per poterci permettere più acquisti (DARE) avremo bisogno di più soldi (AVERE), questi potranno derivare da maggiori RICAVI o da un utilizzo del proprio patrimonio o da un incremento del debito!

FAQ – Dare e avere

Qual è il funzionamento del dare e avere?

Nella sezione di sinistra (dare) si scrivono le variazioni finanziarie attive e le variazioni economiche negative.
Nella sezione di destra (avere) si scrivono le variazione finanziarie passive e le variazioni economiche positive.

Perchè dare e avere uguali?

Ogni operazione di contabilità deve riportare SEMPRE la somma di dare e avere uguali, altrimenti si dice in gergo “squadra”. Molto semplicimente ogni costo è misurato da una vfp e ogni ricavo da una vfa, oppure vfa e vfp possono compensarsi in una permutazione finanziaria.

Cosa va o cosa mettere in dare?

Per rispondere riprendo l’esempio acquisto auto … In dare andrà il costo d’acquisto (in questo caso un investimento) e l’IVA pagata, mentre in avere andrà l’incremento del debito nei confronti del concessionario o la riduzione della cassa o della banca.

Cosa va o cosa mettere in avere?

Faccio l’esempio della vendita di una TV da parte di un negozio di elettrodomestici. In avere andrà il ricavo derivante dalla vendita e l’incasso dell’IVA, in dare andrà l’incremento del credito nei confronti del cliente o l’aumento della cassa o della banca.

Debiti in dare o avere?

Il conto debiti essendo un conto finanziario potrà andare sia in dare sia in avere. In dare si registra la variazione finanziaria attiva (riduzione del debito), in avere la variazione finanziaria passiva (aumento del debito).

Pasquale Stefanizzi
Pasquale Stefanizzi

Esperto in Rapporti
Banca-Impresa & Crowdfunding

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